Assegno di mantenimento per i figli minorenni: indagini per determinarlo

Quando due coniugi si separano, sia nel caso del consensuale che giudiziale, è previsto un assegno di mantenimento per il figlio minorenne. In poche parole, uno dei due coniugi versa un assegno di mantenimento all’altro per far fronte alle spese che emergono per il figlio come quelle per l’educazione, gli alimenti, i vestiti, le cure mediche ma anche gli svaghi e l’intrattenimento. Per scoprire come si determina l’assegno e a che cosa servono le indagini dell’ agenzia investigativa Milano, basta leggere di seguito.

Come si calcola l’assegno di mantenimento

L’importo dell’assegno di mantenimento viene definito dal giudice in base a diversi fattori come le esigenze del figlio, il tenore di vita prima della separazione, le risorse dei genitori, il tempo di permanenza da uno e dell’altro genitore. Non è così semplice come si possa pensare, determinare un assegno di mantenimento che spesso è la causa principale per cui due coniugi che vogliono separarsi vanno in tribunale. Infatti, molte volte i coniugi trovano un accordo sui figli ma poi si bloccano sul lato economico, cioè su chi deve all’altro e soprattutto quanto.

Se il giudice dovesse avere poche informazioni, può disporre un accertamento fiscale del patrimonio di entrambi i genitori che include redditi, immobili, proprietà, titoli, azioni e via dicendo. Può succedere che alcuni di questi beni non emergano dagli accertamenti fiscali disposti dall’autorità giudiziaria. In questo caso, spesso gli avvocati fanno ricordo all’agenzia investigativa Milano che fanno emergere tutti quei patrimoni e spesso proprietà immobiliari che sono state omesse.

Alcune delle indagini dell’agenzia investigativa Milano hanno lo scopo di portare alla luce redditi e patrimoni di uno dei genitori. Possono esser rilevati dei redditi in nero che non sono quindi inclusi nella dichiarazione dei redditi. Oltre ai beni immobiliari, si può parlare anche di beni mobili come automobili, barche, motociclette etc. Altre indagini, invece, possono riguardare la dimostrazione della capacità lavorativa di un coniuge che invece ha dichiarato al giudice di esser impossibilitato al lavoro.